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Comune espropria terreni, ma dal Catasto di Roma risultano di qualcun altro
Sono partite le operazioni di sgombero volute dal Comune del sindaco Marino per Viale Tor Di Quinto. Il Comune aveva (dopo un'attenta gara di appalto) affidato il compito di riqualificare l'area a una società edile, che però non aveva potuto provvedere a effettuare i lavori.
Gli sgomberi, avviati da ormai due mesi, sono partiti quando la società incaricata dei lavori ha fatto causa al Comune di Roma, che non aveva provveduto a sgomberare le attività che insistevano su Tor Di Quinto: il tribunale ha dato ragione alla società edile, costringendo il Comune a pagare multe salatissime una tantum.
Per scoprirne il motivo, sarebbe bastato recarsi al Catasto di Roma: il terreno non è di proprietà comunale, ma di alcune società di assicurazioni, che si sono via via succedute nelle visure camerali. Non essendo del Comune, la società edile non poteva aprire il cantiere e la proprietà finiva gestita abusivamente da diverse attività di tipo associazionistico. Le realtà che insistevano su Tor Di Quinto lavoravano gratuitamente, ma senza avere alcun titolo sulla zona.
Così, dopo un lunghissimo iter burocratico, il Comune, ben consapevole che per il Catasto di Roma non ha nulla a pretendere su quei terreni, ha provveduto in questi giorni a smantellare la zona, mentre sul posto si trovavano i ragazzi di un'associazione che si occupava di cinema.
Mentre recitavano, i giovani si sono trovati davanti alle forze dell'ordine, che hanno presentato la notifica dello sgombero ai responsabili dell'associazione: a quel punto, inutile rivolgersi al Catasto di Roma e ventilare la proprietà dei terreni da parte delle società di assicurazioni e non del Comune. Tantissime le attività sgomberate: oltre ai ragazzi del cinema, fuori dalla struttura anche le associazioni che si occupavano di ragazzi affetti da autismo e altre attività (anche religiose), che avevano fatto di Tor Di Quinto una base di appoggio provvisoria.
Ora, la vertenza passa allo stato “demaniale” del terreno, non testimoniato dai documenti presenti nel Catasto di Roma: il Comune, dopo essere passato agli sgomberi, dovrà dimostrare di essere il reale proprietario del terreno e ripresentarsi in tribunale, per chiedere l'estinzione delle multe e tentare un nuovo progetto per il terreno di Tor di Quinto.