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Fissate le regole sulle aliquote applicate alle rendite catastali
Finalmente a Roma, si potranno applicare aliquote certe alle consultazioni sulle rendite catastali online. Anzitutto, le aliquote si applicano alle rendite catastali sia per l'Imu che per la Tasi.
Per l'Imu, si fa riferimento al 10,6 per mille massimo per le seconde case e al 5 per mille per le prime case considerate “di lusso”. Diversa la situazione per la Tasi, calcolata sul 2,5 per mille delle rendite catastali sia per prime che per le seconde case (salvo eventuali detrazioni previste da Comune a Comune).
Per la Tasi, ben tre sono le fasce per eventuali detrazioni. Anche le fasce dipendono dalle rendite catastali degli immobili. Le rendite catastali che superano i 650 Euro potranno portare a una detrazione di soli 30 Euro.
Le detrazioni aumentano se le rendite catastali sono inferiori, ovvero tra i 451 e i 650 Euro. In questo caso, i proprietari potranno chiedere detrazioni fino a 60 Euro. La fascia più agevolata è ovviamente quella con rendite catastali più basse (fino a 450 Euro) si prevede per questi proprietari detrazioni fino a 110 Euro.
Il Comune di Roma ha dato disposizioni chiare in riferimento alle aliquote. Sono state utilizzate le percentuali più alte per l'applicazione alle rendite catastali (2,5 per mille per la Tasi, 10,6 oppure 5 per mille per l'Imu), ma il gettito extra servirà per aumentare il numero degli esentati.
Infatti, grazie alle detrazioni, non dovranno applicare aliquote alle rendite catastali gli aniani che vivono in casa di riposo, così come i genitori che hanno figli o parenti che abitano in una seconda casa in comodato d'uso.
Ovviamente, i figli dovranno dimostrare di non avere un reddito superiore ai 15000 Euro. Il reddito verrà calcolato direttamente dall'Agenzia delle Entrate. Le detrazioni consentiranno quindi ai meno abbienti l'esenzione dalle tasse applicate agli immobili grazie alle rendite catastali.
Brutte notizie per chi risiede all'estero. Il Comune di Roma ha disposto il pagamento di Tasi e Imu anche per quei cittadini che non abitano in Italia, ma hanno la seconda casa nella Capitale. Il gettito dei cittadini esteri sarà inserito nelle entrate utili per pagare i servizi del Comune di Roma.